Entrano in vigore infatti la Direttiva ErP, con nuovi requisiti di efficienza energetica ed emissioni per i prodotti, e la Direttiva ELD, che obbliga ad una nuova targa di prodotto e all’elaborazione di un etichetta d’insieme per dichiarare la classe di efficienza energetica dell’impianto. I due nuovi regolamenti europei impongono ai costruttori di caldaie di fabbricare generatori sempre più performanti e una nuova marcatura più dettagliata sia dei singoli generatori che dei sistemi composti da generatori-termoregolazione-fonti rinnovabili. Con il 26 settembre è cessata la produzione di caldaie di tipo C tradizionali (le vecchie caldaie a tiraggio forzato) e rimarranno sul mercato solo le caldaie a condensazione e le caldaie a camera aperta. Tuttavia nel corso della riunione è stato chiarito che tutti gli apparecchi già immessi dal costruttore nella filiera distributiva al 26 settembre (e non marcati ErP) potranno essere tranquillamente acquistati e installati fino ad esaurimento. Bisogna fare attenzione nel caso di sostituzione di tali generatori su canne collettive nei condomini, in mancanza di caldaia similare sarà obbligatorio installare una caldaia a condensazione che però non può essere collegata sulla stessa canna. In questi casi la soluzione non può che essere lo scarico a parete (laddove sia possibile) o lo scarico a tetto con una nuova canna fumaria, nel rispetto della UNI 7129-3. Novità che riguardano gli impiantisti ma anche i consumatori finali. Tutte le caldaie infatti, che nel gergo tecnico sono definiti generatori, saranno accompagnati da una nuova targa che ne dichiarerà alcune caratteristiche, come già avviene con gli elettrodomestici, ad esempio l’efficienza stagionale, la capacità d’erogazione, l’emissione acustica, ecc. In aggiunta a ciò per ogni impianto (caldaia con termoregolazione o caldaia e generatore solare o secondo generatore) l’installatore dovrà calcolare l’efficienza stagionale complessiva e compilare un targa d’insieme che dovrà essere allegata al libretto d’impianto